Anche quest’anno il palco del Cous Cous Fest regala grandi emozioni grazie al talento dei big della musica italiana. Ancora una volta Piazza Santuario a San Vito Lo Capo diventa teatro di esibizioni mozzafiato, assolutamente da non perdere. Martedì 22 settembre alle ore 23 a salire sul palco sarà la band Elio e le Storie Tese. Nata a Milano nel 1980, prende il nome dalla loro prima canzone, intitolata “Elio”. Il primo album esce nel 1989, quando il gruppo era già diventato un fenomeno di culto, ed è subito un successo. Il Festival di Sanremo li consacra nel 1996 con La terra dei cachi, che si aggiudica il secondo posto e vince il premio della critica “Mia Martini”. Dopo 17 anni di assenza e innumerevoli riconoscimenti vincono nuovamente il premio della critica a Sanremo, nonché il Premio della Sala Stampa, Web, Radio e Tv e il secondo posto con l’ormai celeberrima La canzone mononota. Il loro messaggio musicale è troppo originale per poter essere etichettato, poiché è il frutto di anni di ricerche che li rendono veri e proprio artisti d’avanguardia. Elementi che non mancano mai nelle loro canzoni sono l’ironia, il nonsense, la satira politica e di costume, che raggiunge a volte livelli di decostruzioni linguistica e surrealismo. Un altro marchio distintivo sono i travestimenti e i make-up che rendono le loro performance indimenticabili. Mercoledì 23 settembre sarà la musica d’autore di Vinicio Capossela a rendere magica l’atmosfera del Cous Cous Fest. I genitori lo chiamano Vinicio in onore di un celebre fisarmonicista degli anni sessanta, e forse è proprio il nome a segnare il suo destino da musicista. Artista eclettico – suona pianoforte, chitarra, fisarmonica e percussioni – è stato notato da Francesco Guccini e lanciato dal Club Tenco. Alcuni dei suoi pezzi si sono legati al cinema, diventando colonna sonora di celebri film italiani, e risentono delle influenze della letteratura del novecento e di Tom Waits. Dal primo album, nel 1990 che si aggiudica la Targa Tenco, ad oggi la fama e il successo del cantautore sono stati un continuo crescendo. I suoi titoli più noti, “Che coss’è l’amor”, “Ovunque proteggi” e “Il ballo di San Vito”, posso essere considerati autentiche poesie. Capossela porterà a San Vito Lo Capo il suo progetto live Nel paese dei coppoloni Still Alive, un concerto materico, sanguigno e ballabile che prende il nome dall’omonimo romanzo firmato dall’artista, candidato al Premio Strega 2015.