Covatta: Al cous cous preferisco la norma

“Conosco bene il cous cous, avendo frequentato per anni il Nord Africa. Ma, se devo confessarlo, al cous cous preferisco un bel piatto di pasta alla norma”. Sono parole di Giobbe Covatta, uno degli attori più amati dal pubblico che si divide tra teatro, televisione, cinema e scrittura. Domani, (domenica 20 settembre) l’artista sarà a San Vito Lo Capo ospite della 18^ edizione del Cous Cous Fest,  il Festival internazionale dell’integrazione culturale per portare in scena lo spettacolo “Sei gradi” che affronta, con comicità e ironia, il tema del surriscaldamento  globale (alle ore 21:30 in piazza Santuario). Dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), ora tocca ora al numero “6″, che rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Il grande comico napoletano si è chiesto come diventerà il nostro mondo “surriscaldato”, divertendosi ad immaginare le drammatiche e stravaganti invenzioni scientifiche, sociali e politiche, che l’umanità metterà a punto per far fronte ad una drammatica emergenza ambientale e sociale. Ne emergono personaggi di grande verve comica indaffarati a realizzare all’ultimo momento quello che l’uomo avrebbe dovuto fare da anni. Uno spettacolo dove comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su uno dei grandi temi del nostro secolo. I temi affrontati negli ultimi spettacoli dell’artista seguono una strada più “impegnata”. “La scelta di affrontare questi argomenti nasce semplicemente dal fatto che mi interessano, mi stanno a cuore – spiega Covatta -. La maturità artistica, oltre che anagrafica, mi dà la possibilità di affrontare in maniera scanzonata temi che magari non lo sono propriamente, e portare il pubblico alla risata. Si può ridere lo stesso anche senza parlare di traffico all’Eur”. Covatta è un artista completo: teatro, tv, la scrittura ma “principalmente sono un attore di teatro – dice -. Se poi riesco a portare in teatro un testo di cui sono l’autore sono felice; così come se riesco a cantare una canzone che ho scritto, ma questo non mi fa uno chansonnier. Il teatro mi piace perché è un argomento talmente vasto che mi consente di declinare tante dimensioni insieme”. Il Cous Cous Fest è in programma a San Vito Lo Capo fino a domenica 27 settembre.

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